Casino Vecchio di Vaccheria, l’APS Pro Loco l’Antico Borgo a supporto della raccolta firme del FAI

L’APS Pro Loco l’Antico Borgo di Vaccheria desidera esprimere pieno supporto all’iniziativa promossa di raccolte firma affinché il Casino Vecchio della borgata sita in Caserta possa divenire “luogo del cuore FAI”.

Obiettivo raggiungere 2500 firme così da poter procedere alla fase progettuale per ambire ad un finanziamento messo a disposizione dallo stesso FAI. Per votare è sufficiente collegarsi a quest pagina: https://fondoambiente.it/luoghi/vaccheria-di-san-leucio?ldc

Il vice Presidente Giovanni Marino, in maniera entusiasta, ha accettato da subito l’aiuto richiesto dall’attivista Annalisa Del Monaco garantendo totale appoggio per la raccolta firme. Un lavoro sinergico affinché questo edificio non versi più in uno stato d’abbandono.

In un momento in cui è fondamentale che le istanze della comunità vengano ascoltate, questa iniziativa è testimonianza di attivismo civico ed impegno per il miglioramento di un monumento, seppur privato, tra i tanti presenti sul territorio che ci ricordano quali siano le nostre magnifiche radici – dichiara Michele Visca socio della Pro Loco.

il Presidente Dello Stritto ricorda come la Pro Loco L’antico borgo di Vaccheria si impegna da sempre per la promozione della frazione dal punto di vista turistico e culturale, ritenendo tali iniziative essenziali per sensibilizzare autorità competenti ed opinione pubblica.

Il Casino Vecchio di Vaccheria

Il Quartiere della Vaccheria si trova nelle vicinanze del Real Sito di San Leucio. Questo quartiere fu creato nel 1773 per volontà del re Ferdinando IV, accanto a un Casino che in seguito fu chiamato “vecchio” e abbandonato dopo la morte del principe ereditario Carlo Tito nel 1778.

Il Casino Vecchio, una residenza di campagna con una vista panoramica sulla piana di Caiazzo, aveva una struttura rettangolare su tre piani. Un porticato conduceva a una cappella dedicata a San Leucio.

Accanto al Casino, Ferdinando fece costruire stalle per le vacche sarde, da cui deriva il nome Vaccheria. Furono anche costruite strutture per i cani da caccia e edifici per supportare l’attività della nuova seta che si stava sviluppando nella colonia di San Leucio nelle vicinanze.

Nel cuore della Vaccheria sorge la chiesa di Santa Maria delle Grazie, progettata dall’architetto Francesco Collecini e completata in soli 23 mesi. Fu inaugurata nel 1805 da Ferdinando IV al suo ritorno dall’esilio a Palermo dopo la rivoluzione napoletana del 1799.

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