Corteo Storico e non solo, San Leucio a fine giugno si veste di storia e tradizione

Quello compreso tra il 23 e il 30 giugno prossimi sarà un periodo molto importante per il borgo di San Leucio, che celebrerà se stesso con una serie di appuntamenti “classici” tra i quali spicca senza dubbio il Corteo Storico, divenuto ormai negli anni manifesto principale delle tradizioni locali e del progetto leuciano voluto a fine Settecento da Re Ferdinando. Accanto all’evento clou, previsto per domenica 24 giugno, ce ne saranno altri, che prenderanno vita nelle strade e nelle piazze del borgo, oltre che ovviamente al Belvedere: l’intero programma è stato presentato questa mattina proprio nel sito borbonico protetto dall’Unesco nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i principali membri dell’Associazione Corteo Storico della Real Colonia di San Leucio e le autorità cittadine.

Si comincia il 23 giugno con un doppio interessante appuntamento: alle 18.00, alle 19.00 e alle 20.00 “Una notte al Museo”, serie di visite guidate che permetteranno ai turisti e ai cittadini di entrare nel Belvedere di San Leucio e scoprire i segreti del luogo in cui i leuciani praticavano l’arte della seta. Più tardi, alle 21.00, nel cortile del Belvedere verrà rappresentata (ad ingresso gratuito) “La Nina o sia la pazza per amore”, opera del compositore Giovanni Paisiello, che la realizzò in occasione dei festeggiamenti per la promulgazione del codice delle leggi leuciane (che introduceva concetti all’avanguardia come meritocrazia e uguaglianza tra uomini e donne) iniziati il 20 giugno del 1789. Cinque giorni dopo l’opera venne rappresentata in un teatro appositamente costruito, alla presenza dei reali. Sabato 23, a distanza di 229 anni da quel giorno, tornerà a emozionare il pubblico grazie alla presenza di cantanti affermati come Francesca Russo Ermolli (mezzo soprano), Sabrina Santoro (soprano), Luigi Strazzullo (tenore), e Sergio Valentino (Baritono). La direzione artistica è di Ciro Costabile, che è intervenuto così nel corso della conferenza: “Quando fu presentata per la prima volta l’opera era in un atto e durava circa un’ora, poi venne ampliata dallo stesso Paisiello arrivando a circa due ore. Il nostro lavoro approfondito è servire a riportare l’opera alla durata originale,avvicinandola quanto più possibile alla prima versione, in modo da poter rivivere l’atmosfera euforica di quella sera”.

Domenica 24 alle 19.30 prenderà il via il Corteo Storico della Real Colonia di San Leucio: i figuranti, vestiti con abiti dell’epoca, partiranno dal Belvedere, attraverseranno le strade del quartiere fino a concludere la loro sfilata in Piazza della Seta: nelle scene saranno ripercorsi gli articoli principali dello statuto leuciano, esperimento sociale all’avanguardia in Italia e in Europa. Sul tema è intervenuto Donato Scialla, presidente dell’associazione Corteo Storico, che ha detto: “Tutti gli eventi organizzati hanno un legame storico preciso con ciò che accadde all’epoca. L’obiettivo che abbiamo perseguito, anche nel manifesto, è dar seguito, come si nota anche dal logo, alle tradizioni dell’epoca, tra cui in particolare quella serica. Per noi leuciani il corteo dura tutto l’anno e non è un caso se si ripete da circa quarant’anni: è qualcosa che sentiamo sulla pelle ed ogni volta tentiamo di realizzarlo nel migliore dei modi”.

E’ stata poi la volta di Anna Ommeniello, tesoriere e responsabile delle pubbliche relazioni per l’associazione, che ha parlato delle particolarità dell’abito leuciano di quest’anno mentre i figuranti entravano in sala: “E’ il simbolo della meritocrazia del sistema voluto da Ferdinando e all’epoca veniva indossato per merito dai residenti, che lo stesso Re considerava alla stregua di artisti. Verà indossato da tre coppie composte da un uomo e da una donna. Per realizzare l’abito abbiamo svolto approfondite ricerche iconografiche e per questo possiamo dire che il costume è opera di tutti i leuciani”.

Dopo il corteo, alle ore 21.30, è prevista nel primo cortile del Belvedere la Festa Leuciana, diretta da Pierluigi Tortora e organizzata sulla scorta delle feste del 1789. Saranno presenti, tra le altre realtà, la società di danza ottocentesca “Società di danza” che si esibirà nei balli del periodo 1830-1860 e la Fanfara della Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta.

Chiuderà il programma venerdì 29 e sabato 30, a partire dalle 19.30, la tradizionale Sagra delle Pallottole, le ormai famose crocchette di patate cucinate secondo un’antica ricetta. Anche in questo caso è importante sottolineare il rapporto con gli avvenimenti dell’epoca: la sagra infatti si svolgerà in piazza Trattoria, un’area che per volere di Ferdinando fu deputata a luogo di ristoro e riposo per tutti coloro che arrivavano a San Leucio da fuori.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i rappresentanti del Comune di Caserta, che ha fortemente sostenuto gli eventi organizzati. Queste le parole dell’assessore agli Eventi Emiliano Casale, che tra l’altro parteciperà al corteo come figurante : “Non si può che appoggiare e sostenere la grande passione del popolo leuciano, sempre fedele alla propria storia. Per riconoscere questi valori abbiamo deciso di fare un piccolo regalo alla comunità, permettendo la rappresentazione gratuita dell’opera di Paisiello. Abbiamo lavorato con successo per far sì che gli eventi di San Leucio entrassero a far parte del sistema di “Un’estate da Re”, la rassegna d’arte e cultura che non sarà più quindi solo esclusiva della Reggia. E non bisogna dimenticare inoltre i concerti in programma a San Leucio che renderanno il mese di luglio molto speciale per questo storico quartiere”.

Ha chiuso l’incontro il sindaco di Caserta Carlo Marino, che ha sottolineato l’importanza di collegare l’esperienza sociale e culturale di San Leucio con lo sviluppo dell’intera città: “Il corteo storico non sarà solo una festa ma servirà a costruire un modello culturale che dovrà essere messo a disposizione delle nuove generazioni, le quali dovranno essere capaci di custodire questa storia come un prezioso tesoro. Non sarà quindi un evento singolo ma parte di un percorso più ampio, proprio come avveniva all’epoca di Ferdinando. La sfida è rendere questo appuntamento un simbolo dell’intera città, per costruire una Caserta migliore. Per raggiungere questo scopo l’amministrazione comunale sarà sempre al fianco della popolazione leuciana”.

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